I nostri animali

ANTIPARASSITARI

I nostri animali possono essere infestati da endoparassiti (parassiti interni) e da ectoparassiti (parassiti esterni) e talvolta da questi contraggono malattie infettive. Ecco perchè la protezione diventa un comportamento consigliato. La scelta del prodotto va calibrata per ciascun soggetto a seconda della razza di appartenenza e dell’ambiente in cui vive.

CONSIGLI POST OPERAZIONE

Gli interventi chirurgici di routine non necessitano di una degenza prolungata. L’animale viene ricoverato al mattino e dimesso nel pomeriggio, già sveglio e in grado di deambulare autonomamente. Vorremmo sottolineare che durante gli interventi chirurgici viene fatta una scrupolosa ed attenta terapia del dolore che permette un maggiore benessere ed un recupero funzionale più rapido. Sebbene il post operatorio sia agevole, al fine di evitare complicazioni, si deve:

–  seguire con scrupolosa cura le indicazioni fornite al momento della dimissione del paziente

– custodire gli animali in un luogo protetto e riscaldato per le prime 48 ore

– contattare subito il veterinario per ogni problema, consiglio, dubbio.

LEISHMANIOSI

La Leishmaniosi è una grave malattia protozoaria, trasmessa da un piccolo insetto ematofago che si chiama flebotomo (Phlebotomus perniciosus), più comunemente denominato “pappatacio”. Questi insetti presentano attività crepuscolare e notturna, tipicamente stagionale, indicativamente da Giugno ad Ottobre-Novembre, in relazione alle variazioni climatiche. I flebotomi possono trasmettere la Leishmania dal cane all’uomo (zoonosi), il quale raramente si  ammala.

Per evitare la diffusione di questa zoonosi e per la tutela del vostro animale è consigliabile ricorrere alla prevenzione.

I mezzi di prevenzione sono:

– collare a lento rilascio di una sostanza che allontana gli insetti da applicarsi con una settimana di anticipo rispetto alla partenza verso una zona endemica (zone in cui è presente la malattia); ha una durata di 3 mesi, quindi va cambiato a metà stagione.

– fialetta spot on, da applicarsi ogni 3 settimane in zone endemiche.

NB: Entrambi i mezzi di prevenzione contengono una sostanza tossica per i gatti.

MICROCHIP

Il microchip, che in gergo tecnico è un transponder, è una minuscola capsula: pochissimi millimetri di lunghezza e di diametro. E’ realizzato in materiale che non provoca nessuna forma di rigetto o fastidio e viene inoculato, in poche frazioni di secondo, nel sottocute della regione retroauricolare sinistra e si legge con un apposito lettore elettronico. Il microchip è attualmente il miglior sistema esistente usato per identificare un animale, obbligatorio per legge nel cane. L’identificazione mediante microchip con rilascio da parte della ASL competente di un passaporto europeo e’ obbligatoria anche per coloro che intendono recarsi all’estero con i loro animali da compagnia. E’ comunque consigliabile nei gatti che hanno accesso all’ambiente esterno perchè sarà più facile risalire al proprietario in caso di smarrimento. Per normativa è obbligatoria l’applicazione del microchip entro i 30 giorni di vita del cane. Grazie a questa identificazione gli animali da compagnia possono essere censiti nelle anagrafe canine di appartenenza. La Clinica veterinaria Foschi Perfetti è convenzionata con l’anagrafe regionale Emilia Romagna per animali da compagnia, quindi può gestire in autonomia le iscrizioni, le cessioni ed i decessi.

STERILIZZAZIONE

La sterilizzazione del cane e gatto femmina è consigliata per motivi sanitari quali la riduzione dell’incidenza di tumori mammari, di tumori ovarici e delle infezioni uterine, nonchè per evitare cucciolate indesiderate e prevenire il randagismo.

Nel gatto maschio la castrazione riduce l’aggressività e di conseguenza le lotte tra i soggetti con conseguenti ferite e possibile trasmissione di malattie infettive (FIV: immunodeficienza felina).

Non è vero che si dovrebbe permettere al cane di avere almeno una gravidanza, anzi è preferibile sterilizzare l’animale il prima possibile.

Con la sterilizzazione il metabolismo varia circa del 10% per cui, riducendo di poco la razione di cibo, l’animale manterrà il suo peso ideale.

VACCINAZIONE ANTIRABBICA

L’Italia ha ottenuto nuovamente lo status di paese indenne da Rabbia e pertanto la vaccinazione antirabbica non è più obbligatoria in nessuna regione d’Italia. Tuttavia è indispensabile per frequentare mostre canine e per gli spostamenti all’estero ed è talvolta richiesta nelle zone del nord (es. Veneto, Friuli, etc…).

A causa delle variazioni epidemiologiche (comparsa di nuovi casi) le normative sono sempre in evoluzione pertanto vi consigliamo, prima di intraprendere uno spostamento, di:

– consultarvi col personale della clinica

– di controllare direttamente gli aggiornamenti e le specifiche disposizioni nel sito del Ministero della Salute Italiano.

VIAGGI

Prima di un qualsiasi spostamento si consiglia di chiamare in clinica per avere indicazioni su come viaggiare e fare prevenzione.

Italia

Vi ricordiamo che la nostra regione Emilia Romagna è endemica per la filariosi cardipolmonare, quindi si rende necessaria la profilassi nel periodo di comparsa delle zanzare.
La Leishmaniosi canina è presente storicamente in tutti i territori costieri e collinari del versante tirrenico, ionico e basso-adriatico dell’Italia continentale e delle isole maggiori e minori. Recentemente sono stati rilevati focolai dell’infezione anche in Emilia Romagna, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli. Attualmente, pertanto, possiamo ritenere l’infezione presente in forma endemica su tutto il territorio italiano, pur con differenti valori di prevalenza ed incidenza.
La Rabbia era tornata ad essere presente in alcune regioni del nostro paese (Veneto – Friuli – Trentino) nella fauna selvatica a causa del ciclo silvestre della patologia in cui specie come lupo e volpe possono permetterne la diffusione. Pertanto il Ministero della Salute aveva reso obbligatoria la vaccinazione nelle suddette regioni; ormai dal 2013 la malattia è stata debellata grazie ad una campagna di vaccinazioni a tappeto, quindi questo obbligo, per ora, è rientrato.

Estero

Se si intende partire per un viaggio all’estero con il proprio animale, è necessario recarsi presso gli appositi uffici dell’AUSL veterinaria della Romagna – Forlì, con l’animale al seguito, già identificato mediante microchip. I servizi veterinari dell’AUSL rilasciano in 2/3 giorni lavorativi il passaporto necessario per l’espatrio dell’animale.

Per uscire dall’Italia occorre anche che gli animali siano vaccinati contro la Rabbia e siano trascorsi almeno 21 giorni dall’inoculazione del vaccino stesso. Inoltre, per essere vaccinati i cuccioli devono avere almeno 3 mesi, se non li hanno, viaggiano con il solo certificato di buona salute. E’ sempre consigliato controllare direttamente gli aggiornamenti e le specifiche disposizioni nel sito del Ministero della Salute italiano o informarsi presso il Consolato estero poiché per i viaggi al di fuori della Comunità Economica Europea è necessario fare anche un prelievo di sangue da inviare presso laboratori accreditati che attestino il livello degli anticorpi formatisi a seguito della vaccinazione antirabbica. Inoltre, in taluni casi è necessario che il Veterinario privato attesti che “L’animale è in buona salute e in grado di sopportare il trasporto fino a destinazione” oppure esegua trattamenti antiparassitari certificati prima della partenza.

Eccetto il passaporto per cui è necessario rivolgersi alla AUSL, tutte le altre procedure sopra descritte, possono essere svolte in clinica.